sabato 30 luglio 2016

Wag your tail - Pet play & training


Dungeon, etimologia: XIV secolo, dal francese antico "donjon", colegato al latino "dominus magister". Significato corrente: una cella o una prigione oscura e soffocante così come in un castello medievale.
Per il resto vedasi il "Dizionario BDSM" di Gabbia.

Allungo le gambe sul divanetto del dungeon, poggio gli stivali sul bracciolo, la schiena sul cuscino in pelle nera, e mi godo la scena della sua trasmutazione; wag your tail, scodinzola, cagnetta, tra poco giocherò con te.
Ho un paio di regalini che ti faranno … piacere.
No, scusate, mica l'ho presa per strada la cagnetta, me la sto allevando da un po' di tempo, da quando era poco più di una cucciola, smarrita tra i meandri della sua testa perversa e nel labirinto di specchi specchiati dei suoi desideri osceni.
Pescata tra le utentesse di Gabbia, così, quasi per caso, giusto per un nickname carino che neanche lei sapeva, bene bene, che significasse.

mercoledì 27 luglio 2016

Pendulum

"Sapete cosa davvero mi prende del bondage giapponese? Se non si conosce la storia del Giappone tutto sembra solo un esercizio noioso di macramé più o meno estetico ma - appena si gratta la crosta delle foto patinate che ormai rigurgitano da Facebook e dai vari gruppi più o meno chiusi, segreti o segretati - ecco che viene a galla una realtà che ha la forza e il sangue del sadomaso in tutta la sua sensualità e sessualità".

La coppia che ho davanti, nella semioscurità del dungeon, sembra (è) perplessa. Insomma, sono venuti da me per una tuition privata di bondage pensando ad un asceta del cordame, una sorta di santone della canapa e si trovano ad interloquire con un pervertito del sadomaso, un tranquillo, pacifico e serafico seviziatore.

giovedì 21 luglio 2016

Il Dolore

Mi piace questo appartamento, mi piace perché si tratta di un appartamento vero e non la solita stanza di motel anche se, di fatto, siamo in un motel. Una volta tanto fidarmi del giudizio di un'amica che l'ha provato prima di me non mi ha detto male. 

Evviva! Grazie, ciao.

Quindi l'appartamento mi piace e ve lo farò visitare, più tardi, un pezzo alla volta mentre mi ci muovo dentro.

Per ora siamo, noi - io, voi e lei - nell'ingresso e il corto corridoio si apre su una stanza enorme dal soffitto altissimo. Sulla sinistra una porticina per il bagno di servizio.

Lei, la mia cagnolina, sta giusto mezzo passo davanti al mio naso; le poggio la manona sulla spalla e la  spingo lievemente in avanti - entra, spogliati e sdraiati a terra, faccia al pavimento.