Fluido scorrere di binari sotto ruote di treno. Acciaio
che morde acciaio a centotrenta chilometri all’ora; correre restando fermi in
un film proiettato dal finestrino, un film ricamato di strie d’acqua che
rompono il vetro in frammenti di paesaggio.
Quando il treno si fermerà.
Ascolto musica nello scomparti- mento vuoto e aspetto che il film sfumi tra le ombre serali per chiudere gli occhi e sognare di nuovo. Sfilano campi di neve coperti da gelida nebbia; senza sosta piove.
Quando il treno si fermerà.
Lontano, lontano da tutto ascolto musica per non ascoltare le voci che parlano nelle stanze della mia mente. La tua voce, la sua voce, la vostra voce. Sono voci che mi hanno stancato. La mia voce che incessante e solerte mi parla, assume i timbri dissimili di mille altre voci, mi soffoca. Siamo le nostre parole ma se, per un attimo, riusciamo a zittirci, se, per un attimo, riusciamo a soffocarci, siamo.
Quando il treno si fermerà.
Ascolto musica nello scomparti- mento vuoto e aspetto che il film sfumi tra le ombre serali per chiudere gli occhi e sognare di nuovo. Sfilano campi di neve coperti da gelida nebbia; senza sosta piove.
Quando il treno si fermerà.
Lontano, lontano da tutto ascolto musica per non ascoltare le voci che parlano nelle stanze della mia mente. La tua voce, la sua voce, la vostra voce. Sono voci che mi hanno stancato. La mia voce che incessante e solerte mi parla, assume i timbri dissimili di mille altre voci, mi soffoca. Siamo le nostre parole ma se, per un attimo, riusciamo a zittirci, se, per un attimo, riusciamo a soffocarci, siamo.